Vitamina = ammina della vita; con questo nome lo scienziato polacco Casimir Funk identificò, nel 1912, un nuovo composto organico essenziale alla vita
dell'uomo. Di lì a poco furono identificate nuove vitamine, fino ad arrivare alle 13 tuttora conosciute. A partire dagli anni '30
l'uomo iniziò a riprodurre in laboratorio vitamine di origine sintetica, del
tutto simili a quelle presenti in natura (vedi: scoperta delle vitamine).
Questa classe di
sostanze, indispensabili alla vita, rientra nella categoria dei micronutrienti.
Sono infatti necessarie piccolissime quantità di vitamine, (nell'ordine dei
milligrammi o addirittura dei microgrammi) per soddisfare le richieste
biologiche dell'organismo. Tuttavia, sebbene alcune di esse siano prodotte
autonomamente dal nostro corpo (vedi ad esempio la vitamina D), la maggior
parte delle vitamine dev'essere necessariamente introdotta attraverso
l'alimentazione. Le quantità prodotte sono infatti irrisorie e generalmente
insufficienti per coprire i reali fabbisogni dell'organismo; le piante, invece,
riescono a produrle autonomamente ed è per questo motivo che gli alimenti di
origine vegetale rappresentano la risorsa vitaminica più importante per l'uomo.
Occorre ricordare che non tutte le vitamine sono indispensabili per la vita
degli animali, poiché alcuni di essi sono in grado di produrle autonomamente; è
il caso, per esempio, della vitamina C che non è essenziale per le mucche.
Alcune vitamine come la vitamina A (carotenoidi), la D, la PP o niacina, e
la B9 (acido folico) derivano da altre sostanze chiamate provitamine; queste sostanze vengono trasformate nella loro forma attiva
dall'organismo stesso in seguito alla loro ingestione.
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Funzioni delle Vitamine
Le vitamine non hanno potere calorico. Tuttavia se da un lato non hanno un
ruolo prettamente energetico, dall'altro sono indispensabili per regolare buona
parte delle reazioni chimiche che avviene nel nostro organismo, comprese quelle
energetiche. E' il caso per esempio delle vitamine del gruppo B, preziosi coenzimi in grado di regolare la glicolisi ed il ciclo di Krebs, due delle vie più importanti per la
produzione di energia.
Le vitamine agiscono come dei veri e propri catalizzatori organici con
funzioni bio-regolatrici. Agiscono quindi da coenzimi, cioè in appoggio
all'azione degli enzimi per catalizzare le reazioni chimiche necessarie alla
vita.
Alcune vitamine hanno anche funzione antiossidante e sono in grado di
proteggere l'organismo da fattori nocivi per le strutture cellulari come i radicali liberi.
Altri tipi di vitamine intervengono nella regolazione ormonale, nella
crescita di ossa, capelli e denti mentre altre sono essenziali per il corretto funzionamento degli
occhi e del sistema nervoso.
Come classificare le vitamine?
Le vitamine hanno funzioni e strutture chimiche molto diverse tra loro per
cui è stata operata un'unica grande classificazione che le divide in due gruppi
principali: vitamine idrosolubili (vitamina C e del gruppo B) e vitamine
liposolubili (vitamine A, E, D, K).
Questa distinzione deriva dal loro diverso grado di solubilità nei grassi
(vitamine liposolubili) e nell'acqua (vitamine idrosolubili).
VITAMINE LIPOSOLUBILI
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VITAMINE IDROSOLUBILI
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- Vitamina A (o retinolo)
- Vitamina D (o calciferolo)
- Vitamina E (o tocoferolo)
- Vitamina K (o fillochinone)
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- Vitamina B1 (o tiamina)
- Vitamina B2 (o riboflavina)
- Niacina (o vitamina PP o B3)
- Acido pantotenico (o vitamina B5)
- Vitamina B6 (o piridossina)
- Biotina (o vitamina B7 o H)
- Acido folico (o folacina o vitamina B9)
- Vitamina B12 (o cianocobalamina)
- Vitamina C (o acido ascorbico)
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Le vitamine
ESISTONO RISERVE DI VITAMINE?
Come abbiamo visto le vitamine A, D, E e K sono vitamine liposolubili. Per questa loro caratteristica possono essere
immagazzinate dal fegato e dai tessuti adiposi. Nel caso delle vitamine
liposolubili esistono pertanto delle vere e proprie riserve a cui l'organismo
può attingere nei momenti di necessità.
Come abbiamo visto le vitamine B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3
(niacina), B5 (acido pantotenico), B6 (piridossina), B12 (cobalamina) e C (acido ascorbico), l'acido folico e la biotina sono tutte vitamine idrosolubili. Questa classe di vitamine viene assorbita con
facilità dall'organismo che non è però in grado di accumularle. Pertanto nel
caso delle vitamine idrosolubili non esistono vere e proprie riserve e la loro
assunzione con gli alimenti deve essere pressoché costante.
ECCESSO E CARENZA DI VITAMINE
Per essere assorbite le vitamine liposolubili necessitano della presenza
dei grassi. Non a caso le fonti più significative di queste sostanze si trovano
in cibi particolarmente ricchi di lipidi come oli, formaggi, insaccati ecc. Di conseguenza è logico pensare, che
chi segue una dieta povera di grassi possa manifestare nel tempo carenze
vitaminiche più o meno marcate.
D'altra parte chi assume grandi quantità di queste sostanze, ricorrendo per
esempio ad un'esagerata integrazione alimentare, può andare in contro a veri e
propri fenomeni di intossicazione da ipervitaminosi.
Una dieta sbilanciata caratterizzata da un ridotto consumo di alimenti di
origine vegetale può invece condurre ad una carenza di vitamine idrosolubili.
In caso di assunzione eccessiva non vi è invece rischio di tossicità in quanto
il surplus vitaminico viene facilmente eliminato con le urine o con il sudore.
Ricordiamo infine che con la normale alimentazione non vi è alcun rischio
di iper o ipovitaminosi. Il rischio di ipervitaminosi è maggiore utilizzando integratori mentre il
rischio di ipovitaminosi sale in caso di malnutrizione, in caso di aumentato fabbisogno (ad esempio durante la gravidanza e l'allattamento) ed in caso di diete sbilanciate o carenti in particolari alimenti (chetogeniche e simili).
DOVE SI TROVANO LE VITAMINE?
In natura non esiste nessun alimento che contenga tutte le vitamine. Alcuni
tipi di vitamine si trovano soprattutto negli alimenti di origine vegetale come
la verdura, la frutta, i cereali e i legumi . Altri tipi sono invece contenuti
soprattutto negli alimenti di origine animale, come carne, pesce e formaggi .
DIFFERENZE TRA VITAMINE NATURALI E
BIOSINTETICHE
Se dal punto di vista strutturale non vi è alcuna differenza tra le
vitamine di origine naturale e quelle biosintetiche, diversi sono gli effetti
che si ottengono dall'assunzione delle une o delle altre. Infatti mentre le
prime interagiscono con numerose altre sostanze naturali presenti nell'alimento
che le contiene, le seconde, essendo isolate, hanno un effetto benefico
inferiore. Ciò di cui il nostro corpo ha bisogno non è una singola vitamina ma
un insieme completo di tutti i nutrienti.
Non è stato chiaramente dimostrato che gli atleti abbiano RDA superiori ai
sedentari (gruppo B e antiossidanti: A, C, E, beta carotene). Si ritiene, infatti, che il fabbisogno eventualmente più elevato venga
coperto dall'aumentata assunzione di cibo.
Sono invece a rischio di sviluppare ipovitaminosi soggetti:
- che seguono diete
ipocaloriche o ipolipidiche estreme
- vegetariani (o esclusione di cibi specifici, dieta
squilibrata)
- atleti anziani (difficile assorbimento di B12)
- scarsa esposizione al sole (Vit. D)
Funzioni delle vitamine
- Funzioni delle
vitamine Liposolubili
- Funzioni delle
Vitamine Idrosolubili
Funzioni delle vitamine Liposolubili
VITAMINA A (retinolo o axeroftolo), deriva da un precursore, il beta carotene, una
provitamina che viene trasformata dall'organismo, a sua volta precorritrice del
retinale, gruppo che assorbe la luce nei pigmenti visivi. E' essenziale per le
cellule epiteliali, per la crescita dello scheletro e dei denti, per la normale
maturazione sessuale dell'adolescente e la fertilità dell'adulto; inoltre,
aumenta la difesa delle infezioni.
La vitamina a A è' più attiva in
presenza di vitamine C ed E. Il beta carotene inoltre protegge da un'eccessiva esposizione solare e possiede attività antiossidante; viene
trasformato in vitamina A in base alle necessità dell'organismo, che elimina la
sostanza presente in eccesso.
VITAMINE D, definite
antirachitiche, rappresentano un gruppo di vitamine costituito da D2 o
ergocalciferolo; D3 o colecalciferolo; D4 o diidrocalciferolo. Le vitamine D2,
D3 vengono prodotte a livello della cute per azione dei raggi ultravioletti
sulle provitamine ergosterolo (di origine vegetale) e 7-diidrocolesterolo (di origine
animale). La vitamina D viene trasformata a livello renale in ormone-vitamina D
che regola il metabolismo di calcio e fosforo interagendo con paratormone e calcitonina per la calcificazione ossea.
vitamina E (alfa tocoferolo) è considerata la vitamina antiossidante per eccellenza,
soprattutto nel metabolismo degli acidi grassi insaturi. La sua attività antiossidante è rinforzata dalla presenza
contemporanea di vitamina C, glutatione e selenio.
VITAMINA K (sigla che deriva dall'iniziale del termine danese coagulazione) o vitamina
antiemorragica. E' stata isolata per la prima volta nell'erba medica negli anni 30. Si distingue in K1 o fillochinone e K2 o menachinone.
Favorisce la coagulazione del sangue, contribuendo alla sintesi di vari
fattori ed in particolare della protrombina. Per essere
attiva la vitamina K si deve legare al suo apoenzima (il
gamma-glutamilcarbossilasi) a livello epatico.
Funzioni delle
Vitamine Idrosolubili
VITAMINA B1 (cosiddetta perché fu la prima vitamina del gruppo ad essere scoperta), o tiamina.
E' precorritrice della tiamina pirofosfato (TPP) che fa parte della piruvato carbossilasi, complesso enzimatico che catalizza la trasformazione del
piruvato in acetil-CoenzimaA (meccanismo energetico)
VITAMINA B2. E' chiamata anche lattoflavina (per essere stata isolata per la prima volta
nel latte) o riboflavina (per la presenza del pigmento giallo-verde legato a
una molecola di ribosio). E'
precorritrice del FAD, gruppo di coenzimi flavinici o flavo proteine (proteine coniugate costituite da una parte proteica e da riboflavina) che
partecipano alla catena respiratoria, quindi coinvolti in processi metabolici
riguardanti l'utilizzo di energia.
Vitamina B6 o piridossale o piridossamina. E' un gruppo di vitamine precorritrici del
piridossalfosfato, che fa parte, come coenzima, di vari sistemi enzimatici tipo transaminasi. Questa
vitamina stimola le funzioni cerebrali e nervose, partecipa alla biosintesi di aminoacidi, di emoglobina e di eritrociti. Favorisce l'utilizzazione di selenio e la produzione di anticorpi,
proteggendo l'organismo da malattie ed invecchiamento precoce.
VITAMINA B3 o vitamina PP o niacina o acido nicotinico fa parte dei coenzimi di varie
deidrogenasi come NADH. Protegge la cute, favorisce la circolazione sanguigna,
la funzionalità dell'apparato digerente, la sintesi di ormoni sessuali, di cortisolo, di insulina coinvolgendo quindi diversi processi metabolici.
VITAMINA B5 o acido pantotenico. E' un componente del coenzima A e può derivare anche
dal triptofano, la cui
trasformazione è a sua volta regolata dalla vitamina B6. Favorisce
l'utilizzazione energetica degli alimenti e la sintesi di molte sostanze
organiche, mantiene sani cute e capelli.
VITAMINA B9 o acido folico (per la presenza in vegetali o foglia verde grande
dove inizialmente fu ritrovata) fa parte di un coenzima coinvolto nella sintesi
di purine ed alcuni amminoacidi, tra cui la
metionina. E' quindi una vitamina fondamentale per il DNA. E' particolarmente
importante in gravidanza per il corretto sviluppo del sistema nervoso
embrionale. Una carenza può portare ad anemia, frequente
in gravidanza (20%) con rischio di neonati con spina bifida (malformazione della colonna vertebrale) e/o labbro leporino. La
vitamina B9 è inoltre molto importante per contrastare gli effetti negativi
dell'omocisteina.
VITAMINA B12 o cianocobalamina, chiamata così per la sua struttura con al centro un
atomo di cobalto, fa parte dei coenzimi cobamidici. Questa vitamina viene
assorbita a livello dell'intestino tenue e il suo assorbimento è permesso da un fattore intrinseco (glicoproteina secreta dalla mucosa gastrica essenziale per l'assorbimento della vitamina B12); questi due composti si
complessano per formare il fattore di maturazione eritrocitario, essenziale per
la maturazione dei globuli rossi nel midollo osseo. E'
coinvolta nella sintesi di DNA, regola il metabolismo dei carboidrati, lipidi e
proteine. Le disfunzioni legate a questa vitamina possono quindi dipendere sia
da una diretta carenza che da una carenza di fattore intrinseco.
VITAMINA H (sempre appartenente alle vitamine del gruppo B è chiamata anche biotina da bios, fattore che facilita la levitazione. Questa vitamina è componente
di un sistema enzimatico che contiene proteine (biocitina); si unisce con
legame covalente alle carbossilasi trasportando gruppi CO2; regola la sintesi
di emoglobina influendo di conseguenza sul trasporto di O2 nel sangue;
favorisce la crescita cellulare e la produzione di energia a partire da
aminoacidi
VITAMINA C o acido acorbico, deve il suo nome alla capacità di curare lo scorbuto, malattia
che colpiva soprattutto equipaggi di navi che per tempi lunghi non riuscivano
ad approvvigionarsi di vegetali freschi. La vitamina C è un agente riducente
nelle reazioni di idrossilazione, come nella conversione di prolina del
collageno ad idrossiprolina. E'
coadiuvante nella incorporazione del ferro nella ferritina (anemia ferro priva). E' un agente antiossidante che agisce in sinergia con le vitamine A ed E e con il selenio; stimola le difese immunitarie; migliora l'integrità delle pareti capillari; riduce i
danni da nitriti e nitrati presenti nei conservanti alimentari, abbassando il rischio di formazione di nitrosamine potenzialmente cancerogene.
Vitamine: carenza ed iperdosaggio
CAPACITÀ DI RISERVA
DI ALCUNE VITAMINE
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TEMPO DI RISERVA
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SEDI DI DEPOSITO
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VITAMINA A
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1-2 anni
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fegato
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VITAMINA B1
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4-10 giorni
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muscolo, fegato, cervello
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VITAMINA B2
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2-6 settimane
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muscoli scheletrici, fegato
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VITAMINA B3
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2-6 settimane
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fegato
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VITAMINA B6
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2-6 settimane
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muscolo, fegato, cervello
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VITAMINA B9
(acido folico)
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3-4 mesi
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fegato
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VITAMINA B12
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3-5 anni
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fegato
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VITAMINA C
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2-6 settimane
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cervello, reni, surreni, fegato
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SINTOMI DA CARENZA
DI ALCUNE VITAMINE
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VITAMINA A
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Cecità notturna,
corneificazione atipica epiteliale, disturbi della crescita
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VITAMINA D
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Rachitismo, osteomalacia (disturbi della crescita e
ossificazione)
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VITAMINA E
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Negli adulti disturbi del metabolismo
muscolare e permeabilità vascolare; nei bambini anemia emolitica
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VITAMINA K
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Coagulazione ritardata, anemie spontanee
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VITAMINA B1
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Beri-beri, polineurite, ipertrofia
cardiaca, disturbi del SNC
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VITAMINA B2
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Arresto della crescita, malattie della
pelle, fotosensibilità
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VITAMINA B3
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Pellagra, fotodermatiti,
parestesie
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VITAMINA B5
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Disturbi del SNC
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VITAMINA B6
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Dermatiti, polineuriti, spasmi
muscolari
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VITAMINA B9
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Anemia emolitica e megaloblastica
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VITAMINA B12
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Anemia perniciosa, mielosi funicolare
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VITAMINA H
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Dermatite
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VITAMINA C
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Scorbuto, disturbi del tessuto connettivo
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DOSE TOSSICA E
SINTOMI DA IPERDOSAGGIO DI ALCUNE VITAMINE
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Dose tossica (quotidiana)
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Manifestazioni da iperdosaggio vitaminico
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VITAMINA A
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35 mg
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Alterazioni cutanee, ossee e delle mucose;
cefalea, anemia, euforia
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VITAMINA D
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500 mcg
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mobilizzazione del calcio dai depositi ossei,
disturbi al sistema nervoso centrale e ai reni
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VITAMINA K
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?
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Anemia in nati prematuri ed alcuni casi di
pazienti collassati dopo iniezioni endovena
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VITAMINA B1
|
?
|
Anche in questo caso si sono registrati
casi di collasso per iniezioni endovena
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VITAMINA B3
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3-4 g (?)
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Disturbi gastrici ed intestinali, disturbi
della visione ed alterazioni cutanee
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VITAMINA C
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5 g
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Diarrea, calcoli renali da ossalati
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Vitamine e Minerali... Vediamo a cosa servono
Vitamine: a cosa servono?
Le vitamine del gruppo B, acido folico compreso, appartengono alla categoria delle idrosolubili, cioè delle
vitamine che non si accumulano nell'organismo, che vengono rapidamente
eliminate con le urine e che quindi vanno assunte quotidianamente con la dieta.
La vitamina B1, o tiamina, è necessaria per produrre energia dai carboidrati. Si trova nelle frattaglie, nei cereali integrali, nei legumi, nelle noci, nel lievito di birra, nella crusca, nella carne di maiale. È prodotta in parte anche dalla flora intestinale. Abbiamo
bisogno di almeno 0,8 milligrammi al giorno di tiamina, quantitativo che
riusciamo a coprire solo con un normale regime alimentare.
La vitamina B2, o riboflavina, si trova
in latte, pollo, pesce,formaggio, cereali, germe di grano, levito di
birra, pinoli, arachidi, noci, pistacchi. Serve per
mantenere in salute la pelle, le unghie, gli occhi e le mucose. Raramente
è scarsa nella nostra alimentazione. Agisce nelle reazioni chimiche per
produrre energia.
La vitamina B5, o acido pantotenico, aumenta la
resistenza alle infezioni, salvaguarda la salute della pelle, è importante per
il ricambio cellulare e per la cicatrizzazione delle ferite e delle ustioni. Si trova
nelle carni e nelle frattaglie, in uova e crostacei, nel gorgonzola, nei
cereali integrali, nel levito di birra, nella pappa reale.
La vitamina B6, o piridossina, è molto
diffusa tra gli alimenti (ad esempio nella carne, nel pesce e nei legumi) ed è
anche resistente a diversi trattamenti industriali. È il precursore di un
enzima importante nel metabolismo dei composti azotati e influenza la capacità
dell'organismo di utilizzare le proteine.
La vitamina B12, o cobalamina, è in
realtà un gruppo di composti contenenti cobalto coinvolti nel metabolismo dei acidi grassi, acidi
nucleici e aminoacidi. È presente
in tutti gli alimenti animali:fegato, carne,
pesce, latte, uova. Sono a rischio di carenza i vegetariani.
Accanto alle vitamine del gruppo B, appartengono alla categoria delle
idrosolubili anche le vitamine C, H e PP.
La vitamina C è una vitamina che partecipa a numerose reazioni metaboliche. È un
antiossidante e rafforza il sistema immunitario. Si trova soprattutto nella
frutta fresca e negli ortaggi: kiwi, agrumi,pomodori e peperoni. Purtroppo
la vitamina C si neutralizza quasi completamente con la cottura e con la conservazione. Per farne davvero una scorta, quindi, la frutta e
la verdura andrebbero mangiate freschissime e crude (o poco cotte).
La vitamina H, o biotina, è presente
nel fegato, nel pollo, nel tuorlo d'uovo, nella
frutta secca e in diversi ortaggi, nel pesce, nel latte e nei formaggi, ma è
anche abbondantemente prodotta dalla flora intestinale. Il suo fabbisogno è
facilmente soddisfatto da una dieta regolare.
La vitamina PP partecipa alla respirazione cellulare e a una serie di altre reazioni. La
sua carenza era frequente in Italia all'inizio del secolo scorso tra le
popolazioni indigenti che raramente avevano accesso agli alimenti di origine
animale e che invece avevano una dieta principalmente a base di mais. Il
risultato era la pellagra: dermatiti, macchie e
desquamazione della pelle, diarrea, e poi
alterazioni neurologiche, fino alla demenza.
Le vitamine A, E, D e K si definiscono liposolubili perché vengono assorbite
con i grassi alimentarie si
accumulano nel fegato. Una ipovitaminosi provocata da queste molecole si ha
infatti solo in caso di mancata assunzione per periodi di tempo prolungati.
La vitamina A, o retinolo, è, insieme
ai carotenoidi,
fondamentale per la vista. Una carenza di A può provocare malformazioni fetali,
cecità, sensibilità alle infezioni... Questa vitamina si trova soprattutto
negli alimenti animali, nelle uova, nel fegato, nel formaggio, nel burro.
Cuocendo i cibi se ne perde una parte, ma essendo liposolubile si accumula nel
fegato. Questa sua caratteristica, d'altro canto, ci rende suscettibili a
eventuali ipervitaminosi da A che possono causare anche danni permanenti.
La vitamina E, o tocoferolo, è un'antiossidante.
Si trova nelle olive, nel germe di grano e nei semi. La
sua carenza è associata a malnutrizione.
La vitamina D, o calciferolo, è un
regolatore del metabolismo del calcio ed è quindi essenziale per una buona
mineralizzazione dello scheletro. La maggior parte della vitamina D viene sintetizzata sotto
l'effetto dei raggi del sole,
direttamente dall'organismo, a partire da sostanze presenti nella pelle
derivate dal colesterolo. La sua
carenza provoca nei bambini rachitismo. Il suo
eccesso negli adulti causa una calcificazione negli organi. Vengono consigliate
integrazioni di vitamina D durante la gravidanza, l'allattamento e
l'accrescimento, vista la scarsa presenza di calciferolo negli alimenti. In
tutte le altre fasi della vita è sufficiente la normale esposizione ai raggi
del sole per raggiungere la quantità di vitamina D necessaria al metabolismo.
La vitamina K si trova nel fegato, negli spinaci e nei cavoli. Importantissima per la coagulazione ematica, se è carente si
rischiano emorragie. La
carenza, comunque, è rara e si verifica in condizioni patologiche particolari
tipo sindromi da malassorbimento, lunghi trattamenti antibiotici.
Sali minerali: a cosa servono?
I sali minerali sono indispensabili per il buon funzionamento dell'organismo. Sono
reperibili nei cibi non elaborati, principalmente in frutta e verdura. La cottura
e la lavorazione dei cibi fa perdere buona parte dei minerali contenuti nei
cibi. Vediamo ora le proprietà di alcuni minerali.
Magnesio: aiuta a
prevenire i crampi negli atleti. Supporta il buon
funzionamento del sistema cardiovascolare e combatte l'ipertensione. Aiuta a
rendere la pelle più morbida. Contribuisce a prevenire la formazione di calcoli renali e biliari. Il
magnesio aiuta a rilassare i muscoli.
Potassio: è utile
nella contrazione dei muscoli, nella produzione di energia, nella sintesi di acidi nucleici, nel
mantenimento della tonicità intracellulare e nel mantenimento dei livelli
normali di pressione sanguigna. Inoltre equilibra il rapporto sodio potassio in caso di assunzione
elevata di sodio con gli alimenti.
Calcio: è un
minerale indispensabile per le ossa.
Contribuisce ad alleviare i crampi alle gambe e può aiutare a mantenere efficiente il sistema cardiovascolare.
Ferro: è utile per mantenere un corretto livello fisiologico di emoglobina e globuli rossi nel sangue (contro l'anemia), stimola
il sistema immunitario.
Cromo picolinato: può
concorrere a potenziare l'attività dell'insulina e regolare il metabolismo degli zuccheri.
Iodio: questo
minerale aumenta l'attività della tiroide, accelerando il metabolismo.
Zinco e Magnesio: lo zinco
ed il magnesio hanno un ruolo vitale nel ciclo metabolico legato alla forza e
resistenza muscolare. Lo zinco potrebbe incrementare la resistenza muscolare in soggetti sottoposti a stress fisico. Bassi livelli di zinco con la dieta
sono correlati alla diminuzione del livello del testosterone endogeno. Il magnesio è essenziale per la produzione di energia nel metabolismo sia aerobico che anaerobico e nella formazione e regolazione delle proteine muscolari.